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Psicoterapia a Ventimiglia,Imperia

Il primo punto fondamentale è che la Psicoterapia è una CURA,  e nasce dalla scienza medica. Purtroppo spesso viene confusa con altre metodiche che non hanno nessun fondamento clinico e scientifico. Non è un semplice parlare, ma è un’analisi approfondita dei meccanismi mentali ed emotivi che portano le persone alla sofferenza; è la messa in discussione di questi meccanismi e la ricerca concreta ed assidua di nuove strategie: più funzionali e più adatte alla vita di quella persona in quel preciso momento esistenziale.

Le persone si chiedono spesso: cosa succede da quando contatto uno specialista e metto piede per la prima volta nel suo studio? Come si svolge il lavoro con il terapeuta?

Quando si entra nel mio studio innanzitutto viene concordato o preventivato un periodo conoscitivo, di spiegazione e condivisione del problema, in modo da permettere un inquadramento diagnostico sulla base del quale si possono scegliere diverse strade per raggiungere l’obiettivo condiviso. La terapia di solito viene svolta seduti, cliente e terapeuta uno di fronte all’altro, c’è spazio per esprimere e raccontare, senza limiti e soprattutto senza il minimo giudizio. Nel caso, oltre alla terapia tradizionale, emerga il bisogno di affiancare delle tecniche meditative o di gestione dello stress, sarà possibile usare il lettino in modo da favorire anche il rilassamento psicofisico.

Non è possibile stabilire la durata di una terapia a priori perché varia da paziente a paziente, ma in genere viene definita nell’ordine dei mesi e non degli anni come per altri metodi; la durata, modalità ed utilizzo delle tecniche vengono sempre decisi e concordati apertamente con il paziente.

La psicoterapia è una pratica terapeutica della psicologia clinica e della psichiatria, ad opera di uno psicoterapeuta (psicologo o medico, adeguatamente specializzato), che si occupa della cura di disturbi psicopatologici di natura ed entità diversa, che vanno dal disagio personale fino alla sintomatologia grave, e che possono manifestarsi in sintomi tali da nuocere al benessere di una persona fino ad ostacolarne lo sviluppo, causando spesso disabilità nella vita dell’individuo.

Etimologicamente la parola psicoterapia – “cura dell’anima” – riconduce alle terapie della psiche realizzate con strumenti psicologici quali il colloquio, l’analisi interiore, il confronto, la relazione ecc., nella finalità del cambiamento dei processi psicologici dai quali dipende il malessere o lo stile di vita inadeguato, e connotati spesso da sintomi come ansia, depressione, fobie, ecc.

Sostegno psicologico a Ventimiglia,Imperia

Quando si percepisce una situazione di fatica e disagio che interferisce con il normale o desiderato svolgimento delle attività di vita (personali, relazionali, scolastiche o lavorative) può rivelarsi utile un sostegno psicologico.

Il sostegno psicologico è un percorso, non duraturo ma senza un limite prestabilito:  si compone di una fase valutativa, una fase centrale e una conclusiva e prevede incontri di follow-up.

Lo psicologo lavora su ciò che funziona, sulle risorse individuali residue e non sulle carenze: si mobilitano tutte le risorse del soggetto per favorire il miglior funzionamento adattivo.
Il ricorso al Sostegno psicologico e di consulenza psicologica è indicato in situazioni di periodi stressanti o di forte cambiamento: l’adolescenza, la genitorialità, la terza  età, situazioni lavorative (cambio, perdita, stress, burnout), problematiche affettive e relazionali (separazioni, perdita, tradimenti), condizioni di malattia cronica, (anche per coloro che le vivono indirettamente), lutti, separazioni, ecc..

Attraverso l’ascolto e la creazione di una relazione fortemente empatica, sostengo ed aiuto la persona a superare il momento di difficoltà, agevolando il processo di esplicitazione di ciò che vive e sente, ampliando le possibilità di ascolto di sé, aiutandolo a leggere e a leggersi, valorizzando e supportando le sue risorse e scoprendo quelle inespresse.

Obiettivo del percorso è uscire dalla crisi, migliorare l’autostima e il senso di efficacia; trasformare il dolore e la rabbia; ritrovare quel senso di fiducia verso sé stessi perso nell’incontro con la situazione problematica; accettare il cambiamento per poter acquisire un nuovo modo di vivere al meglio il proprio presente e la propria vita.

Terapia di coppia a Ventimiglia,Imperia

Tutte le coppie possono incontrare alcune difficoltà, problemi, conflitti, tensioni, superabili in modo autonomo.

A volte però accade che alcuni problemi non riescano ad essere affrontati con successo o in modo soddisfacente e allora vengono messi da parte per evitare l’insorgenza di conseguenze più dolorose. Però rimangono e fanno da sottofondo negativo alla vita di coppia, dando vita spesso ad incomprensioni destinate ad amplificarsi peggiorando la situazione.

Una coppia può incontrare difficoltà in molteplici situazioni (all’inizio della loro unione, alla nascita di un figlio o all’uscita del figlio di casa…). Altre si manifestano quando un avvenimento imprevisto scuote fortemente quello che sembrava un tranquillo procedere della vita.

La terapia di coppia consente di far fronte, in un contesto protetto e sotto la guida del terapeuta, alle problematicità che la riguardano, in modo efficace e risolvere la situazione di disagio che ne deriva, ritrovando una condizione di benessere per la coppia o la famiglia che sia e per ogni persona singolarmente.

EMDR a Ventimiglia,Imperia

Sono terapista EMDR, ho studiato presso il Centro di Ricerche e Studi in Psicotraumatologia di Milano nei due livelli richiesti.

L’EMDR – acronimo di Eye Movement Desensitization and Reprocessing – o desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari, è un particolare tipo di approccio terapeutico scoperto dalla ricercatrice americana Francine Shapiro nel 1989 e presentato nel 1990. Esso viene impiegato per il trattamento di traumi e stress psicologici di entità più o meno severa.

Quest’approccio è basato sul fatto che l’esperienza traumatica, grande o piccola che sia, può non essere elaborata e portare a ripercussioni sulla salute psichica e fisica dell’individuo anche nel lungo termine. Scopo dell’EMDR è quello di consentire all’individuo di elaborare correttamente il trauma e il suo ricordo.
La tecnica dell’EMDR si focalizza proprio sui ricordi del trauma o dell’evento stressante e, mediante l’utilizzo di movimenti oculari o di altre forme di stimolazione alternata destra/sinistra, si pone l’obiettivo di desensibilizzare tali ricordi, facendogli perdere la carica emotiva negativa che inevitabilmente possiedono.
Secondo alcune ricerche e secondo i sostenitori della tecnica EMDR, i risultati che si possono ottenere con il suo impiego, oltre ad essere positivi, sopraggiungerebbero in maniera decisamente più rapida rispetto ad altre tecniche impiegate nella psicoterapia. Come si vedrà nel corso dell’articolo tuttavia, se da un lato questa tecnica sembra essersi mostrata realmente utile ed efficace, dall’altro lato suscita dubbi e dà origine a controversie.

Nel nostro Paese è presente l’Associazione EMDR Italia che, fra le varie attività, si occupa anche dell’organizzazione di corsi ed interventi di EMDR. All’interno del sito ufficiale dell’associazione, inoltre, è riportato l’elenco di tutti i terapeuti abilitati all’esecuzione del trattamento EMDR.

 Il trattamento con EMDR si basa sulla teoria secondo cui i disturbi derivanti da un trauma o da eventi particolarmente stressanti siano il risultato di una non elaborazione razionale, o di una elaborazione non corretta, della grossa mole di informazioni (pensieri, emozioni, sensazioni fisiche) ricevute dall’individuo durante il trauma o l’evento stressante.

In altri termini, è come se le sensazioni emotive e fisiche provate durante il trauma rimanessero “bloccate” nell’individuo, ripresentandosi anche a distanza di tempo, come se la persona stesse ancora vivendo l’evento scatenante questi disturbi.

A questo proposito, l’EMDR si pone l’obiettivo di ridurre la sofferenza dell’individuo “riattivando” la sua capacità di elaborare in maniera corretta le informazioni, le sensazioni e le emozioni negative suscitate dai ricordi dell’evento traumatico o stressante.

Traumi trattati
L’EMDR viene utilizzato per trattare disturbi connessi a traumi e stress la cui gravità può essere più o meno elevata. Difatti, questo approccio terapeutico viene utilizzato tanto per alleviare i disturbi derivanti dai cosiddetti piccoli traumi, caratterizzati da una percezione di pericolo non particolarmente intensa (ad esempio, l’aver subito umiliazioni da bambini che lasciano un segno anche nell’individuo adulto, oppure le umiliazioni subite sul posto di lavoro, ecc.), quanto per alleviare i disturbi derivanti dai cosiddetti grandi traumi che portano alla morte o comunque minacciano gravemente l’integrità fisica di sé stessi o delle persone circostanti (ad esempio, catastrofi naturali, incidenti particolarmente gravi, ecc.).
Per fare qualche esempio pratico, l’EMDR viene attualmente impiegato per trattare:

  1. Traumi derivanti da un incidente stradale o da gravi incidenti di altra natura (lavorativi, ecc.);
    Traumi in seguito ad abusi di varia natura;
  2. Traumi che seguono disastri naturali;
  3. Traumi che stanno alla base dell’insorgenza di disturbi alimentari;
  4. Lutti e perdita di persone care;
  5. Umiliazione subita da bambini e/o nell’età adulta;
  6. Traumi infantili di varia natura.


L’EMDR viene anche largamente impiegato nel trattamento del disturbo post-traumatico da stress (DPTS) che può insorgere negli individui che hanno dovuto vivere i sopra menzionati traumi.

L’approccio terapeutico dell’EMDR è stato altresì proposto – raccogliendo talvolta consenso e talvolta scetticismo – per il trattamento di altri disturbi, quali: depressione, ansia, disturbi del sonno, disturbi della personalità, disturbi di panico e fobie.

È molto importante precisare che non tutti coloro che vivono un evento traumatico o molto stressante reagiscono nello stesso modo. Alcune persone, infatti, sono in grado di recuperare in maniera rapida – anche senza l’intervento di specialisti – e di ritornare alla vita di tutti i giorni; mentre altre, invece, non sono in grado di rimettersi dall’evento traumatico, portando a reazioni fisiche e psichiche capaci di compromettere gravemente la qualità della vita.

L’EMDR viene utilizzato da psicoterapeuti opportunamente formati per accedere ai ricordi di esperienze traumatiche, neutralizzarli e risolverli, favorendo l’elaborazione e la riduzione della sofferenza legata alle esperienze non elaborate che stanno alla base dei disturbi psicologici attuali del paziente.

Si rivela, quindi, strumento indispensabile quando vi sono traumi irrisolti vissuti nell’età dello sviluppo; eventi stressanti della vita quotidiana (ad es., aborti, lutti, malattie croniche, perdite finanziarie, conflitti coniugali, difficoltà di adattamento a cambiamenti di vita, bullismo, umiliazioni); eventi traumatici al di fuori dell’esperienza umana consueta (si pensi ai disastri naturali quali terremoti o ad altri eventi traumatici provocati da altri esseri umani quali torture, violenza e abusi). Questi ultimi, in particolare, sono difficili da elaborare, perché è difficile dare loro un senso.

Depressione a Ventimiglia,Imperia

Per quanto sia comune l’esperienza della tristezza associata a determinati momenti o giornate della vita, la depressione si differenzia da essa per una tonalità affettiva molto più intensa e per il fatto che i sintomi depressivi tendono ad interferire con le abituali attività relazionali, lavorative, sociali della persona che ne è sofferente. La depressione, o melanconia, è un’alterazione del tono dell’umore verso forme di tristezza profonda con riduzione di autostima e bisogno di autopunizione. Ma vediamo nello specifico quali sono i sintomi accusati dal depresso:

  1. flessione del tono dell’umore
    perdita di interesse e piacere per varie attività
  2. perdita dell’appetito
  3. disturbi del sonno
  4. difficoltà ad intraprendere le normali azioni quotidiane
  5. anedonia: l’incapacità di provare appagamento o interesse per attività comunemente ritenute piacevoli
  6. stanchezza, affaticamento, mancanza di energie
  7. demotivazione


Nel caso del disturbo depressivo maggiore e del disturbo bipolare, diversi studi riconoscono come il terapeutico debba integrare farmacoterapia e psicoterapia. Per le altre forme di depressione la psicoterapia può essere sufficiente. Ricerche hanno dimostrato che, indipendentemente dalla tipologia di disturbo depressivo, l’associazione della psicoterapia all’uso di farmaci, aumenta considerevolmente le probabilità del buon esito della cura.

La depressione porta ad un restringimento dello spettro degli interessi, ad allontanarsi dalle persone amate e, soprattutto, rende insoddisfacente ogni scelta compiuta. Qualsiasi evento getta il soggetto depresso nello sconforto impedendogli di continuare a vivere come ha sempre fatto o come avrebbe desiderato. Per questo risulta necessario capire cosa alimenta la depressione, cosa le permette di ripresentarsi regolarmente andando ad intaccare e corrodere relazioni. Nulla sembra valere la pena, la vita perde di valore e per questo diventa necessario l’intervento di uno psicoterapeuta psicoanalista: con lui sarà possibile scegliere la modalità di trattamento più adatta, capire quanto sta accadendo così da non venire sopraffatti da quello che molti chiamano il male oscuro. La depressione in un contesto psicoterapeutico si trasforma, assume senso all’interno della storia del paziente che ne è portatore, permettendo così graduali cambiamenti nella direzione del benessere.

Ansia a Ventimiglia,Imperia

Prima di curarla è importante chiedersi: “cos’è l’ansia?”
L’ansia è l’emozione provata di fronte a una sensazione di minaccia reale o figurata che ha l’obiettivo di prepararci ad affrontare il pericolo percepito. In quanto tale é una normale risposta del nostro organismo che si prepara ad affrontare ciò che avverte come una minaccia.

Sia l’ansia che la paura sono state esperienze fondamentali per la sopravvivenza della specie umana, poiché hanno preparato e preparano l’organismo a rispondere alle minacce e al pericolo.
Un po’ d’ansia fa bene: aiuta a prepararsi al pericolo.
Un certo grado di ansia è adattivo: aiuta a prepararsi, esercitarsi e provare, in modo da migliorare il funzionamento e contribuisce a rendere le persone adeguatamente prudenti nelle situazioni potenzialmente pericolose.
Nella mia pratica clinica ho potuto verificare che l’ansia diventa un problema quando si percepisce eccessiva o sproporzionata rispetto alla situazione che ci si trova ad affrontare o dura troppo a lungo. Sono i casi in cui fare la cosa più semplice può richiedere uno sforzo enorme (parlare in pubblico, sostenere un esame, andare ad un appuntamento o ad una festa…).
Quando l’ansia diventa un disturbo psicologico può avere delle gravi ripercussioni sulla qualità della vita di chi ne soffre.
I disturbi d’ansia che più comunemente mi trovo ad affrontare nel corso della mia attività clinica sono:

  1. Disturbo d’ansia sociale
  2. Disturbo di panico con o senza agorafobia
  3. Disturbo d’ansia generalizzato

Stress a Ventimiglia,Imperia

Periodi di crisi personali e di sofferenza psichica sono sempre più diffusi e sono tante le persone che ne avvertono le conseguenze sulla propria qualità della vita.
Parlando di crisi ci riferiamo ad un disagio psichico o mentale, uno stato di malessere  che non indica necessariamente una patologia: può presentarsi in risposta a situazioni relazionali problematiche e ad eventi stressanti legati allo studio o al lavoro quali: il pensionamento, l’insicurezza economica, l’instabilità nelle relazioni e le problematiche familiari, le difficoltà evolutive degli adolescenti, la necessità di accudire familiari affetti da malattie croniche o a circostanze traumatiche come la malattia, i lutti,  le separazioni o a delusioni nell’ambito amicale, familiare, scolastico e professionale.
Non si tratta di vere e proprie patologie, quanto di reali difficoltà di adattamento e di gestione delle emozioni in contesti e situazioni che possono presentarsi nel corso della vita. In queste condizioni frequentemente possono comparire vissuti di inadeguatezza, di disperazione, di labilità emotiva, depressione, accomunati dalla difficoltà a comunicare il proprio malessere e di trovare delle soluzioni efficaci.

Purtroppo, si tende ad ignorare i campanelli dall’allarme e a sottostimare la costellazione di segni e manifestazioni che si presentano; si aspetta la remissione spontanea del problema o si cerca di contrastarlo seguendo i consigli di amici e parenti, e sperando nella clemenza del tempo.

È molto importante intervenire per tempo.
Così spesso succede che a causa di una richiesta d’aiuto tardiva, il disagio psicologico si trasforma in disturbo psicologico, ben più difficile da curare e di competenza dello psicoterapeuta.
Il disagio psicologico viene sottostimato e trascurato in parte perché non correlato a sintomi specifici, in parte perché sembra non compromettere il funzionamento psico-sociale della persona ed in parte a causa dell’errata rappresentazione sociale dello psicologo e di chi ci si rivolge.
Siamo attentissimi a tutto ciò che riguarda la salute fisica, facciamo i controlli dal dentista, compriamo integratori, cosmetici, andiamo in palestra ma trascuriamo il nostro benessere mentale: se ne fossimo finalmente coscienti, non esiteremmo a chiedere una consulenza quando emerge un disagio psicologico ed eviteremmo così il rischio che muti in un disturbo.

Nel mio studio di psicologia, strutturo un vero e proprio percorso assieme alle persone che si rivolgono a me, percorso che viene stabilito di volta in volta in maniera non standardizzata, ma specifica per ogni individuo a partire dalla situazione e dalle esigenze personali, poiché la storia e l’esperienza di ognuno è unica e particolare.
L’obiettivo è di sostenere ed individuare insieme le risorse personali per affrontare il momenti difficile che si sta vivendo.